Da quando gli impianti dentali hanno fatto il loro ingresso sul mercato mondiale (Svezia 1965) molte sono state le aziende che hanno posto interesse al loro sviluppo consentendo in questo modo una maggiore scelta.
La continua ricerca ha permesso di creare impianti dentali costantemente innovativi anche se possiamo ricondurre le caratteristiche fondamentali a due aspetti: la forma e la superficie dell'impianto.
Per quanto riguarda la forma degli impianti dentali è stata scelta fin dall'inizio quella cilindrica, con variazioni date soprattutto dai diametri e le lunghezze, diversità data dalle scelte dimensionali delle aziende produttrici.
Le superfici sono passate da una iniziale "superficie estremamente levigata" ad una attuale "superficie ruvida".
La differenza è ottenuta dalla procedura; nello specifico al titanio puro dell'impianto si aggiunge altro tipo di materiale per irruvidirne la superficie o si sottraggono con particolari tecniche gli strati superficiali di titanio per ottenere lo stesso risultato.
La cosa più importante è il grado di ruvidità da raggiungere, il quale grazie a studi in vivo condotti da ricercatori svedesi, deve essere compreso in un ambito preciso, allo scopo di garantire il miglior processo osseointegrativo. Tale ambito è stato identificato secondo il parametro Sa proprio dell'ingegneria delle superfici che misura l'altezza delle irregolarità rispetto al piano basale in un valore compreso fra il 1,2/ 1.5 micron.
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