Le nuove tecnologie implantari, le avanzate tecniche chirurgiche
e il miglioramento delle indagini pre-operatorie hanno permesso negli ultimi tempi di ampliare il numero dei pazienti in grado di ricevere trattamenti implantari.
Restano delle controindicazioni relative a malattie specifiche quali tumori, problematiche epatiche, cardiovascolari, trapianti o disturbi psicologici e psicosi quando queste malattie si presentano a gravi livelli.
Ci sono infatti stati clinici di queste malattie compatibili con il trattamento implantare, che hanno solo bisogno di un'attenzione e sicuramente di una maggiore esperienza.
Non esiste un limite di età in "alto", ovvero è possibile trattare con successo pazienti in età avanzata per esempio che hanno superato gli ottanta anni.
Al contrario esiste un limite "in basso" poiché non è possibile trattare pazienti in giovane età che non abbiano completato la crescita scheletrica. Tale limite di età è valutabile intorno ai 18 anni per le femmine ed intorno ai 19-20 per i maschi.
Utile al riguardo è la radiografia delle ossa del polso e della mano che consente di verificare il completo sviluppo o meno dei nuclei di accrescimento.
Il fumo oltre le sette otto sigarette al giorno costituisce un grave fattore di rischio per la durata a lungo termine dei trattamenti implantari.
Il trattamento dell'osteoporosi con farmaci per via orale a basso dosaggio che agiscono sul metabolismo osseo, quali i bisfosfonati, non costituisce controindicazione.
Al contrario gli stessi farmaci usati in dosi elevate in somministrazioni endovena costituiscono una controindicazione assoluta. |